Sport e diritti tv, un tormentone che ormai galleggia tra il mondo del business legato allo show agonistico e il moralismo di chi dice che ormai, a causa di questo vorticoso giro di affari, di sportivo non c’è più nulla. Di sicuro, anche la prestigiosa passerella del Forum Grimaldi di Montecarlo per la 25a edizione di Sportel Europa, da sempre sostenuta dal Principe Alberto, fa capire che i tempi eroici dei giornalisti negli spogliatoi a contatto con i protagonisti sono finiti. E sono ormai racconto di vecchi zii dell’informazione i pranzi al buffet dei villaggi olimpici, vassoi in mano con tutti gli assi dello sport.
Ma il mondo cambia e la macchina del tempo non deve trarre in inganno. Ma pretendere rispetto per l’utenza, che passa attraverso i media, sì. E deve essere questa, a livello globale, la battaglia del giornalismo e delle associazioni di categoria.
Ricco di eventi il programma, che nei primi due giorni ha registrato il tutto esaurito. Judo e basket, dicevamo, subito protagonisti in apertura con demo e conferenze sui nuovi mondi nel loro sport ma sarebbe più appropriato dire in generale. Mentre sul piazzale la pista di Bowls ha fatto divertire tanti, vip e non. Molti i forum con esperti sui diritti legati al football ma non solo, il mercato televisivo vede in primissimo piano gli sport di combattimento (in ascesa wrestling e kick boxing, in leggero recupero la boxe tradizionale ancorché inflazionata da troppe sigle e titoli il cui valore è sfiorito nel tempo). Tra i relatori, Mark Parkmann general manager del canale del Comitato Olimpico Internazionale, Franck Leenders di Fiba, Yuefeng Xie GM dui Tencent (China) e molti altri dirigenti di prestigio che hanno sottolineato come la tecnologia sia un investimento tanto costoso e in continuo aggiornamento e che il ruolo dei detentori dei diritti prevede anche spese enormi per il solo aspetto tecnico di cui bisogna poi tener conto quando questi rivendono a emittenti televisive, pubbliche o private che siano, con queste ultime nettamente prevalenti sulle emittenti di stato ormai detentori di pochissimi diritti. La Rai ha offerto le gare casalinghe della Nazionale e le prestazioni di alcuni club.
Come in ogni grande kermesse, ed a Montecarlo dove la serata di gala allo Yacht Club Monaco è stata glamour ed eleganza, allegria ed efficienza, non potevano mancare i grandi campioni. La parata delle World Sports Legend Award ha ricordato tempi fantastici e campioni indimenticabili come Tia Hellebaut, Jean Marie Pfaff, Perinilla Wiberg.
Emozionante e ricca di bellissimi filmati la serata del Golden Podium con gli Sportel Awards per i migliori trailer e promo con grandi protagonisti. Anche quest’anno parata di stelle: Yoann Huget (Rugby), Danka Bartekova (skeet), Loic Pietri (Judo) Christophe Soumillon (crack jockey) e i grandi campioni della boxe Carlos Takan e il super ospite Evander Holyfield (l’anno scorso la stella fu Mike Tyson a conferma del ruolo svolto in passato da Montecarlo come Las Vegas per i grandi match di pugilato). Un Holyfield gentilissimo e di buonumore, che ha anche trascorso alcune ore in discoteca al Jimmi’z.
La chiusura, dandosi in tanti appuntamento a Sportel nel 2016 dal 15 al 17 marzo a Singapore, affidata alla Sportel Start Up Competition per guardare soprattutto in maniera necessariamente positiva al futuro.
Gianfranco Coppola
consigliere nazionale Ussi-delegato Aips

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