
La prima giornata di lavori dell’84° Congresso Aips si è conclusa con il forum internazionale dal titolo “Paralimpismo snodo epocale – Riforma dello sport e accesso degli atleti nei Gruppi Sportivi Militari e Corpi Civili dello Stato”, organizzato dall’Ussi all’interno dei progetti sviluppati con Sport e Salute e moderato dal giornalista Sandro Micallef di Aips Malta.
Dopo il saluto istituzionale del presidente nazionale dell’Ussi, Gianfranco Coppola, che ha ricordato che “la stampa italiana nel corso degli anni ha dedicato un’attenzione sempre maggiore allo sport paralimpico”, è intervenuto con un lungo videomessaggio il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. “Dietro gli straordinari risultati sportivi ottenuti dagli atleti paralimpici vi è la conferma della bontà della strada che abbiamo intrapreso tanti anni fa, un percorso che oggi ha portato al riconoscimento del Cip quale ente pubblico e ad una silenziosa rivoluzione culturale”, ha evidenziato Pancalli. “Lo sport paralimpico – ha aggiunto il presidente del Cip – ha il merito di mettere le persone con disabilità nelle condizioni di poter guardare a ciò che gli è rimasto e non a ciò che hanno perso”.
In seguito, ha preso la parola il Capo del V Reparto dello Stato Maggiore della Difesa e Presidente del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, Gen. Alfonso Manzo, che si è soffermato sull’importanza storica della riforma che oggi consente agli atleti paralimpici di alto livello di fruire dei medesimi trattamenti retributivi, previdenziali e di sicurezza dei loro colleghi olimpici potendo essere arruolati a pieno titolo nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato.
Preziosa anche la testimonianza di due grandi firme del giornalismo sportivo, Giorgio Caruso (storico addetto stampa della Federazione Italiana Scherma) e Valerio Piccioni (Gazzetta dello Sport). Il primo ha messo in luce la percezione nuova assunta dallo sport paralimpico quando la Fis, all’inizio del 2011, ha inglobato al proprio interno il settore paralimpico, che è divenuto a tutti gli effetti “la quarta arma della scherma italiana”. Il secondo, invece, ha sottolineato l’importanza del fatto che oggi nel vocabolario dell’Enciclopedia Treccani il termine «paralimpico» si riferisca sia all’«atleta che partecipa alle paralimpiadi» che alla «persona disabile che pratica una disciplina sportiva».
Infine, dopo un videomessaggio dell’arciera Eleonora Sarti (Fiamme Azzurre), hanno portato la loro testimonianza sportiva la judoka olimpica Maria Centracchio (Fiamme Oro) e i seguenti campioni paralimpici: Oxana Corso (Fiamme Gialle), Alessio Sarri (Fiamme Oro), il Col. Roberto Punzo (Gspd) e Niccolò Pirosu (Fiamme Azzurre), accompagnato dal tecnico Stefano Ciallella.









