
La sprinter Ambra Sabatini è stata l’ospite speciale all’inaugurazione del Matera Sport Film Festival, una kermesse inclusiva dove cinema e diritti si uniscono alle emozioni dello sport e delle sue storie raccontate in pellicola. Un evento giunto alla tredicesima edizione e patrocinato dall’Unione Stampa Sportiva Italiana, che partecipa nell’ambito dei progetti sviluppati con Sport e Salute, insieme a tanti organi territoriali (Regione Basilicata, Comune e Provincia di Matera) e sportivi tra cui appunto Sport e Salute, Coni Basilicata, Fiamme Gialle, oltre alla preziosa collaborazione della Uisp.
Una mattinata sul parquet del PalaSassi con la campionessa paralimpica di Tokyo 2020 a raccontare la sua storia davanti a una foltissima platea di studenti del liceo, tra i quali anche alcuni giovani reporter che hanno chiesto consigli al presidente della Giuria Carlo Paris per intraprendere la carriera giornalistica.
Il saluto del presidente dell’Ussi nazionale Gianfranco Coppola, della Vicepresidente Vicaria Mimma Caligaris, del Presidente del gruppo regionale lucano Sandro Maiorella è stato portato dal collega Alberto Dolfin, firma del Corriere dello Sport-Stadio e de La Stampa e membro di USSI Subalpina, che ha seguito l’impresa della fuoriclasse delle Fiamme Gialle dal vivo in quel di Tokyo. «Il Matera Sport Film Festival è un’occasione straordinaria per celebrare il potere dello sport nella nostra vita quotidiana. Sono onorata di far parte di questa meravigliosa manifestazione che unisce due mondi così affascinanti: lo sport e il cinema», ha raccontato Ambra Sabatini.

Michele Di Gioia, direttore artistico del Matera Sport Film Festival e presidente Uisp Basilicata, intervistato dal giornalista del Tgr Rai Basilicata ha dichiarato: «Questa è una scommessa che abbiamo intrapreso ben tredici anni fa, insieme alla Fondazione Matera Basilicata 2019, per cercare un percorso in cui lo sport fosse un veicolo culturale. L’obiettivo è mettere insieme diverse forme espressive: dalla cinematografia sino alla letteratura e al teatro, tutto serve a creare cultura sportiva e coinvolgere il territorio. Si tratta dunque di andare nel territorio a portare proiezioni, dibattiti, incontri e approfondimenti per creare coesione tra Matera e il resto della Regione».
Sull’impegno dell’Ussi, Di Gioia ha aggiunto: «È un grande onore avere l’Ussi al nostro fianco perché il Festival racconta il mondo dello sport declinato alla cultura, ma con uno sguardo attento alla comunicazione sportiva. È importante instaurare un dialogo costante e proporre messaggi che siano coerenti coi valori che questa rassegna racconta da 13 edizioni».