di Alberto Nuvolari
Serata Magica a Ferragosto: Campionati Europei femminili di Pallavolo; all’Arena di Verona è in programma la prima partita del torneo, Italia contro Romania. Oltre novemila spettatori, mondovisione per 110 nazioni, “un successo planetario” titola il quotidiano locale, e uno scenario stupendo che solo l’anfiteatro romano sa offrire, grazie anche ad una organizzazione curata nei particolari.
Un successo che ha rilanciato alla grande la volontà di “approfittare” più spesso di un contenitore così prestigioso. Fra l’altro l’Arena ha ospitato manifestazioni sportive in tempi recenti come l’arrivo del Giro d’Italia di ciclismo, ma anche in passato. Il volume “Stadium Arena”, Collana Storica dello Sport Veronese edito nel 1997, testimonia tutto ciò. Fu un’idea dell’allora assessore allo sport, il giornalista Camillo Cametti, scritto dal collega Adriano Paganella e curato dell’USSI Veneto. Si fa riferimento a due importanti eventi: il primo nel 1972, quadrangolare di basket fra Simmenthal, Ignis, Jugoplastika e Gillette (USA); il secondo nel 1988, incontro di pallavolo fra Stati Uniti e Unione Sovietica.
Ma all’Arena trovarono ospitalità anche il calcio, il calcio motorizzato, il paracadutismo, concorsi ippici, pugilato e lotta, saggi ginnici, auto d’epoca, gymcane. Dunque Arena di Verona tempio della lirica e teatro di altre esibizioni musicali, ma non solo. Lo sport rivendica il suo spazio.
Il sindaco Damiano Tommasi si è espresso in senso positivo per l’agonismo di alto livello. Ed allora sarà solo questione di tempo per vedere ancora i gradoni dell’anfiteatro occupati da migliaia di persone.