
È morto a Modena Mauro Forghieri, ingegnere, progettista di auto di Formula 1, stretto collaboratore di Enzo Ferrari e direttore tecnico delle Rosse nell’epoca d’oro dei titoli di Lauda: con la sua guida la scuderia di Maranello vinse sette titoli mondiali. Aveva 87 anni.
di Alberto Bortolotti – Consigliere Nazionale USSI
Quello che adesso, in Formula 1, è Adrian Newey, ovvero il genio che esalta e moltiplica i cavalli delle vetture a lui affidate – poi ci vuole il pilota, certo – è stato Mauro Forghieri, modenese morto a 87 anni nella sua città proprio il giorno dei defunti.
23 anni di direzione del Reparto Corse di Maranello sotto la guida attenta del Drake gli valgono una ideale palma di “ingegnere d’oro”.
Carattere robusto, si vantava di rivaleggiare in toni alti di voce – da incazzatura – proprio con Ferrari, E con piloti, meccanici, colleghi. Memorabili i suoi screzi con il diesse Piccinini a cui lui, senza tanti giri di parole, imputava la fine tragicamente anticipata di Gilles Villeneuve.
Pilota lui stesso, lavorava su ogni tipo di auto essendo, alla sua epoca, non prevista e programmaticamente impossibile la specializzazione. Formula 1, Formula 2, Gran Turismo, la Ferrari correva ovunque. Quasi sempre vinceva. Spesso per merito – precipuamente – suo.