di Alberto Bortolotti, Consigliere Nazionale USSI
Foto Gallery Festival dello Sport
A 10 giorni di distanza dalla sua effettuazione, è tempo di bilanci. Il Festival dello Sport a Trento è una manifestazione riuscita. Combina la naturale e “storica” grandeur della Gazzetta – fin dal 1909 non solo autorevole e cromaticamente originale foglio sportivo, ma anche organizzatore di “Big Events”: il Giro d’Italia, per dire – con la civetteria di Trento, capitale asburgica (del Sud dell’Impero) di rara eleganza e accoglienza nel suo centro città. In un’ottobrata che sembra quella romana Trento si apre allo sport e ai giovani, come se il resto dei mesi non se ne occupasse… ma, è noto, oramai il mood turistico di montagna e mare è indissolubilmente legato allo sport e questa provincia non si fa certo pregare sul tema. Bravi, i trentini, a insistere sulla loro autonomia che genera infinite e produttive possibilità di investimento. Il Festival targato Gazzetta rimarrà qua, le location soddisfano l’organizzazione e, nonostante l’assenza di una infrastruttura aeroportuale, i campioni vengono volentieri. Il giorno della nostra visita, il venerdì, calcio, motori, sci, si sono espressi ai massimi livelli. E se Gustav Thoni è sceso da Trafoi, percorrendo una distanza accettabile, Claudio Lotito in arrivo da Roma e Piero Gros dai candori della Val di Susa hanno dovuto sorbirsi parecchi chilometri. Lo hanno, in tutta evidenza, fatto volentieri.
E’ chiaro che calciatori, cestisti e pallavolisti in attività a ottobre sono leggermente impegnati. I tennisti sono in campo in Cina ma gli sport dei motori, oltre a Stefano Domenicali, hanno esibito Andrea Kimi Antonelli, neanche 19enne bolognese, che salirà, grazie al suo mentore Toto Wolff, sulla Mercedes (alla cui Academy appartiene da sempre) 2025. Lo stesso sedile che occupava Sir Louis Hamilton, destinato a Maranello. Da questo Risiko uscirà Carlos Sainz, già quasi ex pilota Ferrari di assoluta affidabilità. Ma rientrerà in Formula 1, dopo tanti anni, un pilota italiano, che in Formula 2 ha fatto il vuoto dietro di sé. Dal 2017 il ragazzo “flirta” con Wolff, la sua evoluzione è costante, la sicurezza in sé stesso assoluta “so ora come gestire le gomme, una delle cose più importanti in F1”. Chi scrive lo ricorda giovanissimo e imberbe campioncino alle premiazioni dell’ACI felsineo, che ero solito presentare. Quelle immagini – e quelle poche parole, timide e smozzicate – erano un impegno per il futuro.
Al Teatro Sociale è anche andato in scena un dibattito con tutti i maggiorenti – dei club – del calcio Italiano. Personalmente mi hanno colpito due personaggi, che conoscevo meno di altri, Luca Percassi e Paolo Scaroni. L’ad atalantino ha rievocato con comprensibile e sommo orgoglio il successo in Europa League a Dublino con ben 6 (!) giocatori provenienti dal settore giovanile. Un modello per il resto del calcio italiano. Il presidente del Milan, prima di lamentarsi vibratamente col Governo, reo di non avere confermato il rimborso fiscale per i giocatori “rimpatriati”, ha dichiarato lì, per la prima volta, che una permanenza nella zona di San Siro è possibile per entrambi i club milanesi. Di fronte a discorsi interessanti e attuali, ma anche già sentiti, questi due spunti sono stati giornalisticamente apprezzabili.
La Hall of Fame 2024 del Festival ha previsto le presenze di: Carl Lewis, Charles Leclerc, Tadej Pogačar, Fabio Cannavaro, Thomas Ceccon, Julio Velasco, Bebe Vio, Sofia Raffaeli, Gianfranco Zola, George Weah, Cafu, Mario Kempes, la BBC della Juve (con Barzagli, Bonucci e Chiellini) ed il Milan degli invincibili del 1994.
Le piazze sono state animate, in particolare, dai ragazzi degli Istituti scolastici superiori (circa 2000 i partecipanti ai campi) e dal pubblico che ha approfittato dei camp sportivi per sfidarsi o semplicemente provare un nuovo sport sotto gli occhi attenti dei referenti delle federazioni sportive nazionali e dei comitati provinciali che hanno collaborato alla loro buona riuscita. La presenza di oltre 300 giornalisti e operatori provenienti da 171 testate nazionali e internazionali ha testimoniato l’accoglienza del pubblico. I contenuti postati sui social complessivamente sono stati visti oltre 2 milioni di volte totalizzando oltre 30.000 interazioni.
Il passaggio delle Frecce Tricolori e la ‘camminata’ in volo su piazza Duomo dell’asso della slackline Jaan Roose sono stati “eventi nell’evento”. Se i colleghi della Gazzetta ci permettono la battuta, e con il prezioso aiuto delle firme giornalistiche trentine con esperienze olimpiche, manca solo l’USSI. Se esiste disponibilità, anche noi siamo pronti a portare il nostro mattoncino.