Più un gancio mozzafiato da piegare le ginocchia che un lungolinea passante l’aver appreso del suo addio terreno per tanti, ma mai troppi.Il ricordo della competenza, della professionalità, della originalità, della classe accompagna l’aldilà di Rino Tommasi, praticamente inimitabile sotto ogni aspetto.In molti ricordano un episodio che conferma la sua statura morale e professionale. Il “personalissimo” cartellino aveva un qualcosa di inappellabile: il superlativo di un grandissimo che al racconto della boxe si era dedicato dopo essere stato uno strepitoso organizzatore nei primi anni ’60. L’espressione divenne un mantra, stella polare nel confuso allineamento di pareri ed opinioni, e chiunque stava a bordo ring cercava di capire cosa contenesse quel taccuino sul quale Tommasi elaborava il percorso di un match.Ha...